The day when I chose to be a daughter / Dacru

Note dello spettacolo<>

Tre danzatori che indagano sullo stato di “figlianza”. Un’ analisi profonda, poetica e intrisa di visioni segrete che rispondono ad un unico quesito principale: essere figli dura tutto il corso della vita?…e da altri che seguono spontaneamente…questo stato di privilegiata appartenenza permane anche quando formalmente viene meno il punto che lo concede?…senza genitori, si è ancora figli?
Lo stato di figlianza si modifica quando si diviene madri o padri?
La nuova produzione della company nasce da un coinvolta ed individuale visione della coreografa sull’argomento che diviene collettiva attraverso incontri e approfondite indagini con i danzatori.
È stato un lungo e complesso  lavoro di riflessione sullo stato di figlianza quello che mettiamo in scena, una ricerca attraverso i  ricordi specifici di ognuno di noi, coreografa e danzatori. Dettagliati ricordi scritti, condivisi, resi narrazione e quasi sempre riferiti soprattutto alla madre, nella quale per mesi abbiamo danzato immersi nella sua pasta vitale.

Dacru
Danzatori con una tecnica propria ed estremamente virtuosa, interpreti con immediatezza comunicativa, hanno il talento per trasformare la danza urbana in un vero e proprio racconto teatrale.

durata 52 minuti senza intervallo

Credits<>

Concept e coreografie Marisa Ragazzo e Omid Ighani
Danzano Davide Angelozzi, Elda Bartolacci, Alessandra Ruggeri (o Marzia Graziana)
Musiche Jocelyn Pook, David Lang, Giulia Kent
Luci Giuseppe Filipponio

Una produzione Compagnia Naturalis Labor
Co-produzione AbanoDanza Festival 2022
con il sostegno di Mic / Regione Veneto / Arco Danza / Comune di Vicenza
Con il sostegno di DanceLab / Latina

Teaser<>

Dettagli tecnici<>

Creazione 2022
Trio
Per spazi teatrali e urbani