Guida al Vuoto_Pieno
Note dello spettacolo<>
Guida al vuoto_pieno - La Natura del Vuoto
Progetto semifinalista a Prospettiva Danza 2024
Progetto selezionato a Visioni Intime06 2024, Festival Racconti di Altre Danze
Trovarsi in un momento di vuoto, solitudine, dolore, volto a toccare il fondo, porta spesso ad ulteriore vuoto e smarrimento entrando in una spirale tendente al negativo. Diventa importante esperenziare il vuoto, sperimentare cosa può nascere da una situazione di totale stasi. Stasi che è apparente, poiché ascoltandosi e attraversando a pieno ciò che si sta provando, ci si può riscoprire infinite volte nella verità di un corpo e delle emozioni più assoluta e ricercare tale situazione di svuotamento diventerà quasi necessaria. Tornare ad una pulizia del corpo, quasi istintiva e non costruita, quasi animale.
Credits<>
Coreografa e danzatrice Michela Pegoraro
Musicista (didgeridoo, campana tibetana e voce) Marco Ciscato
Luci Giacomo Casadei
Una produzione Compagnia Naturalis Labor
Co-produzione Fondazione Teatro Comunale di Vicenza Festival Danza in Rete 2025
Press<>
Col titolo “Ilvuoto e il pieno” Pegoraro racconta l’esperienza della solitudine, che diviene mezzo per sintonizzarsi profondamente con le proprie emozioni e con il proprio corpo. «Questo lavoro - dice - nasce dall’ascolto del didgeridoo ad pranzo di nozze: uno strumento aborigenocheharisvegliatoinme il vuoto di un lutto di 10 anni fa. La morte è sempre disarmante,ma dauna stasiiniziale ho cercato di fare procedere la vita che cambia». Il didgeridoo ha un suono profondo,evocativodigrandispazi. Nonèper nulla facilesuonarloenelnostroterritorioc’era un grande musicista che riusciva a farlo vibrare, Florio Pozza, scomparso 7 anni fa e cresciuto in Australia. Marco Ciscato ha improvvisato al didgeridooconstilesuipassi di Michela. «Io - dice Ciscato -entroconimieisuoni(oltre al didgeridoo anche utilizza voce e campane tibetane, ndr) e la mia improvvisazione diviene quasi il prolungamentodelcorpo».E’comese da una sbavatura sonora nascesse un nuovo fermento improvvisativo. Una colonna sonoramisteriosa che aiuta Michela a muoversi in un mondo quasi sospeso che si alimenta della solitudine, del vuoto e di un pieno solido. Ombre e chiaroscuri per una performance sincera e senza filtri.
Eva Purelli Il Giornale di Vicenza
Dettagli tecnici<>
Creazione 2025
Possibile la versione site specific
Durata 40 minuti circa
Due interpreti (danzatrice e musicista)