Fioritura
Note dello spettacolo<>
Tre donne.
Tre figure archetipiche che si portano progressivamente allo sfinimento.
Tre vie per mettere in luce il potere intrinseco che ciascuna custodisce.
Quando il sistema di forze diventa insostenibile si affidano al peso del proprio corpo e al suo respiro. Incedono ad un ritmo a cavallo tra i tempi, abbracciano un'eredità comune e ricongiungendosi con la profonda sapienza della natura istintuale cantano insieme. Donne custodi della ciclicità per natura. Un atto condiviso che sia un invito ad un altro modo di essere presenti.
Esistere – come ex-sistere, stare fuori, uscire dal nostro spazio confinato – è possibile solo nell'incontro con l'altro/a. Affrontare il terrore di lasciarsi guardare per quello che si è veramente, fare spazio per lasciar intravedere l'invisibile.
Nel saggio 'Donne che corrono coi lupi' C.P. Estés parla del Rio abajo Rio, il fiume che scorre sotto il fiume.
L’immersione negli strati profondi della psiche permette di entrare in contatto con il Sé che è al di là e di riemergere purificati e informati di un sapere che profuma di sacro.
Ma come si fa a creare uno spazio condiviso che non obblighi nessuno a rinunciare alla propria natura essenziale?
'Guardare una donna esistere liberamente squarcia uno specchio che sprigiona un urlo: un urlo nell’entusiasmo di un inno alla vita'
Credits<>
Ideazione, coreografia e danza Elisa Spina
di e con Olimpia Fortuni, Valeria Alvarado Mejia, Elisa Spina
Consulente drammaturgico Chiara Dello Iacovo
Costumi Stefania Cempini
Una produzione Compagnia Naturalis Labor
Coproduzione del festival AbanoDanza 2023
Sostegno TeatroLaCucina ex ospedale psichiatrico Paolo Pini
Grazie a Lorella Modesti
Dettagli tecnici<>
Produzione 2023
Spazio minimo 9 mt x 7 mt
Possibile presentare lo spettaoclo in versione 'estratto'
Adattabile a spazi non convenzionali